🎯 Emergenza CoronaVirus e Prestiti Personali: come stanno rispondendo le finanziarie al grido d’aiuto dei loro Consumatori?

Per chi ha in corso Prestiti Personali o Cessioni del quinto dello stipendio o della pensione, ricordiamo che, per chi ha optato per la cessione del quinto dello stipendio o della pensione, questa tipologia di prestito, oltre ad essere coperta per legge da un’assicurazione, prevede una rimodulazione della rata e della durata in base alla pensione o allo stipendio percepito.

Ciò significa che, lo stipendio o la pensione dovessero diminuire, per esempio a causa di una riduzione dell’orario di lavoro, l’importo della rata si andrebbe automaticamente ad adattare al nuovo salario, mantenendo sempre la proporzione di un quinto dello stipendio.

 

Cosa succede per chi ha invece stipulato un Prestito Personale?

Per quanto riguarda invece i prestiti personali, invece, non c’è una linea comune, né ci risultano comunicazioni alla clientela con cui si concedono agevolazioni ad hoc a causa della situazione.

Alcuni istituti di credito e società finanziarie si sono attivate autonomamente per aiutare i propri clienti in difficoltà economica a causa del Coronavirus. Hanno offerto, ad esempio, la facoltà di sospendere per un periodo di tempo il pagamento delle rate del prestito personale o, ancora, la possibilità di allungare la durata del piano di ammortamento, così da ridurre l’importo mensile da sostenere.

 

Come stanno rispondendo le princiali societĂ  finanziarie?

Interpellate da alcuni quotidiani, Compass, la società di credito al consumo di Mediobanca, non ha fornito informazioni su come sta gestendo i prestiti al consumo in portafoglio.

Findomestic, ha spiegato di essersi adeguata al decreto della presidenza del consiglio dell’11 marzo sospendendo fino al 31 dicembre 2020 i pagamenti delle rate di mutui e finanziamenti a imprese e liberi professionisti. “Per quanto riguarda i privati, l’azienda è disponibile a valutare facilitazioni di pagamento di mensilità ai clienti che, a causa dell’emergenza Covid 19, dimostrino di aver subito una riduzione del loro reddito mensile. Il tutto sulla base dei principi di responsabilità e sostenibilità, valori che sono da sempre al centro delle scelte di Findomestic” ha precisato la società.

Anche Agos ha fatto sapere di voler “andare incontro in modo proattivo ai clienti che dimostrano di essere in difficoltà a causa di questa emergenza”. “I nostri collaboratori di filiale sono perciò ora in grado di dare risposta e gestire la posizione di ogni singolo cliente che ne abbia necessità, valutare l’esigenza individuale e scegliere assieme al cliente la soluzione più adatta”, precisa Agos che evidenzia come si possono valutare diverse soluzioni. “Ad esempio la sospensione per un periodo fino a sei mesi della quota capitale della rata, oppure utilizzare la flessibilità del prodotto Duttilio o ancora la riduzione della rata attraverso il prodotto Cambio rata nel mondo automotive, che consente di modificare l’importo della rata e la durata del prestito”.

 

Cosa c’è da fare per i debitori in difficoltĂ  con le rate del Prestito?

Resta il fatto che non esiste attualmente una soluzione univoca e standardizzata per i debitori in difficoltĂ .

Fino ad oggi, i Consumatori si sono mostrati molto puntuali nel ripagare i finanziamenti ottenuti: nei primi nove mesi del 2019, il tasso di default per il credito al consumo è stato pari all’1,7%, secondo dati Assofin, CRIF e Prometeia. Ma, con la crisi economica in atto lo scenario potrebbe ben presto cambiare.

Il nostro consiglio è quello di leggere attentamente le condizioni contrattuali e verificare sia cosa prevedano, sia se le eventuali proposte ricevute (variamente denominate, come ad esempio “allunga la rata”, “cambia la rata”, “salta la rata”, ecc.), hanno dei costi e quali siano effettivamente.

 

contributo a cura dell’avv. Andrea Scarano